Famiglia tuttofare in viaggio

Visitare le Langhe in un giorno. Fra chiese, cantine e panchine giganti

Le Langhe si trovano in Piemonte in una zona famosa per la produzione di ottimo vino, a cavallo fra le province di Cuneo e Asti. I paesaggi viticoli di Langhe, Roero e Monferrato sono stati riconosciuti come patrimonio mondiale dall’UNESCO e si capisce subito il perché visitandoli. Qui troverete dolci colline coperte da estesi vigneti, noccioleti, piccoli villaggi d’altura con grandi chiese e castelli e graziosi borghi, cantine visitabili dove degustare il vino locale.

Complice il fatto che per noi le Langhe sono veramente vicine, circa un’oretta abbondante di auto da Torino, abbiamo deciso di improvvisare una gita con i nostri bimbi di 6 e 8 anni.

Cosa fare nelle Langhe in un giorno?

Noi abbiamo deciso di dedicarci ad una piccola zona circoscritta delle Langhe cuneesi, toccando La Morra (CN), Monforte d’Alba (CN) e Dogliani (CN).

In mattinata abbiamo visitato a La Morra la cappella della Madonna delle Grazie detta anche la Cappella del Barolo, per celebrare il prestigioso vino che nasce in questa terra. La cappella fu costruita nel 1914 e dopo anni di decadenza, nel 1999, venne ristrutturata, grazie alla famiglia Ceretto, e reinterpretata da due artisti, Sol LeWitt e David Tremlett, in chiave contemporanea.

La Cappella è una piccola chiesetta sconsacrata in mezzo alle vigne, colpisce per i suoi accesi e sgargianti colori che fanno da contrasto con i colori tenui e sobri delle colline.

La cappella è visitabile anche all’interno, seppur l’interno sia completamente spoglio. Si trova in Borgata Cerequio a La Morra, per arrivarci occorre prendere una strada sterrata percorribile sia in auto sia a piedi, vicino alla cappella sulla destra vi è un comodo parcheggio.

Finita la visita alla Cappella potete dirigervi verso la panchina gigante rossa “La Panca della serenità” a circa 4 km di distanza, in Borgata Roggeri. La zona è infatti famosa per la collocazione di maxi panchine.

La panchina della serenità si trova immersa nei vigneti ed è adiacente alla statale, è grande e rossa, non si può non vederla! Dalla panchina si può godere di un’ottima visuale sulla collina sottostante, l’unica pecca, non c’è nessun rialzo per salirci sopra, per una nanerottola come me risulta abbastanza complicata la salita. La panchina rossa di La Morra non fa parte del progetto Big Bench Community Projet.

Ma facciamo un piccolo preambolo, la prima panchina gigante nella zona nasce a Clavesana dall’idea di Chris Bangle nel 2010 come installazione affacciata al paesaggio visitabile da chiunque. Dalla grande panchina di Chris Bangle nasce l’iniziativa Big Bench Community Projet che sostiene le comunità locali e il turismo nelle zone in cui si installano le maxi panchine.

Nel corso degli anni, altre panchine ufficiali sorgono in Piemonte e fuori con l’idea di essere situate in punti panoramici, su terreni accessibili a tutti. Le panchine devono attenersi a determinati requisiti ed essere approvate per far parte del progetto.

La grandezza della panchina oltre ad essere originale e divertente permette di fa tornare chi si siede sopra di nuovo bambino, cambiando le varie prospettive. Avete presente quando da bambini non si toccava con i piedi il terreno sottostante e si vedeva tutto grande? Ecco è questa la sensazione.

Le panchine giganti sono tutte posizionate in luoghi suggestivi e strategici dove poter ammirare il paesaggio circostante.

Il nostro giro è continuato verso il paesino di Monforte d’Alba dove abbiamo pranzato e cercato una nuova panchina gigante. Questa volta siamo saliti su una panchina viola localizzata sopra il paese nella strada che va verso via ospedale. La vista è sul paesino e risulta meno suggestiva rispetta alla precedente. A Monforte d’Alba abbiamo pranzato in un’enoteca in piazza Umberto I, cucina piemontese, porzioni nella norma, personale gentile e prezzi un pochino sopra il nostro standard.

La nostra gita è terminata con la visita del piccolo centro storico di Dogliani e della panchina bicolore gigante azzurra e rossa che si trova vicino alla torre dell’orologio del paese. Bella la vista sul paese sottostante e sulle vigne di dolcetto prodotto in questa terra.

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Suggerimenti per una visita nelle Langhe

La zona è ricchissima di cantine aperte nelle quali degustare i vini locali, scegliete quella con la vista più suggestiva e assaporate il barolo, nebbiolo o dolcetto prodotto in queste terre.

La questione cibo è stata una virgola della nostra giornata particolare, convinti di trovare abbondanti agriturismi in giro ci siamo invece trovati a girare per un’ora alla ricerca di qualcosa aperto o che offrisse non solo degustazioni di vino ma anche cibo. Il nostro consiglio è di cercare da casa un agriturismo o ristorante nella zona che intendete visitare e di chiamare per verificare che sia aperto.

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Le Big Bench sono veramente molte, 59. Scelta la zona che intendete visitare createvi un percorso per vederne alcune. Le panchine sono sparse sul territorio, anche a parecchi km di distanza, occorre una vettura o una bici elettrica per raggiungerne più di una.

E’ possibile ritirare il passaporto delle panchine giganti dove apportare i timbri delle panchine visitate. Per maggiori info sul passaporto e sulle panchine consultate il sito del progetto Big Bench Community Project.

La zona delle Langhe è perfetta da visitare in ogni stagione, sono possibili vari attività all’aria aperta fra le vigne e la possibilità di fare un tuffo nella storia, grazie ai castelli e alle fortezze medievali visitabili.

Qui i paesaggi regalano forti emozioni, il cibo e il vino fanno da cornice ad un luogo ricco di storia e di vita genuina…e mi raccomando, da buona piemontese doc, vi consiglio di degustare la tipica Merenda Sinoira e di sorseggiare un ottimo vino, guardando i vigneti al tramonto!

Francesca

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