Un viaggio itinerante in auto fra Croazia e Bosnia anche solo in 8 giorni è fattibile?! Assolutamente sì.
Il nostro viaggio per problemi lavorativi è stato un po’ stravolto strada facendo, ma vi suggeriremo il percorso originale sicuramente più sensato rispetto a quello poi fatto.
E’ un viaggio molto ricco dal punto di vista naturalistico, storico e artistico e dove è ancora possibile vivere una vacanza a costi contenuti.
Il nostro otr è iniziato dal nord Italia, da Torino, abbiamo attraversato il confine con la Slovenia prima di arrivare in Croazia e successivamente siamo giunti in Bosnia.
Tappe principali per un otr di 8 giorni fra Croazia e Bosnia:
Croazia: Laghi di Plitvice, Rastoke (paese dei mulini), Segna (località di mare), Kuterevo (rifugio degli orsi) Parco di Krka, Zagabria.
Bosnia: Mostar, Blagaj e Sarajevo
Delle varie attrazioni e delle nostre impressioni su Croazia e Bosnia vi parleremo nel dettaglio successivamente, qui cercheremo di darvi soprattutto consigli pratici.
Autostrada
- Se arrivate dal Nord Italia ed entrare in Slovenia per usare l’autostrada occorre avere la vignetta, una tassa autostradale che si può acquistare, oltre che on line, direttamente presso gli autogrill che si incontrano poco prima di entrare in Slovenia. La vignetta va staccata ed incollata al parabrezza interno del veicolo ed ogni volta che vi troverete a passare presso un casello autostradale le telecamere presenti “leggeranno” la vostra vignetta facendo alzare la sbarra del casello. Oltre che con telecamere vi sono posti di blocco che controllano il possesso, costa 30 euro per un mese, ma vi è anche quella per una settimana che costa 15 euro. Se viaggiate invece su strade statali non occorre la vignetta.
- In Croazia ci sono come da noi i caselli autostradali dove pagare il pedaggio. Si può pagare con la Kuna o in Euro o con le principali carte di credito
- In Bosnia esistono pochissimi percorsi autostradali, i vari tratti autostradali che abbiamo trovano sono stati al confine con la Croazia e in un piccolo tratto fra Mostar e Sarajevo. Il pedaggio può essere pagato in Marco Bosniaco, Kuna o Euro (solo carta, no monete) o con la carta di credito.
Soldi:
- In Croazia c’è la Kuna Croata, noi non abbiamo cambiato soldi dall’Italia, ma prelevato con il bancomat direttamente nelle banche croate. Potete pagare in euro il pedaggio autostradale, riceverete il resto in Kuna, o usare la carta di credito, nei principali negozi l’accettano tranquillamente.
- In Bosnia c’è il Marco Bosniaco anche qui non abbiamo cambiato soldi dall’Italia, ma direttamente in loco allo sportello delle banche. Qui la carta di credito è meno accettata, ma si può pagare anche in euro in moltissimi posti, compresi i banchetti di souvenir sulle strade che mettono sempre in vista il doppio prezzo marco/euro.
Parcheggi
Per le città come Zagabria, Sarajevo e Mostar vi consigliamo di scegliere un hotel o appartamento vicino al centro con parcheggio privato.
I parcheggi disponibili vicino alle principali mete turistiche sono tutti a pagamento.
Cibo
Sia in Croazia sia in Bosnia troverete di tutto e di più per ogni palato, compreso quello dei bambini. In Croazia i prezzi per pasto abbondante in 4 si aggirano sui 30 euro comprese bevande e birra. In Bosnia i prezzi variano dai 30 euro ad arrivare anche ai 10 a pasto.
Il cibo è molto ricco e buono, anche i bimbi hanno apprezzato tutto e hanno assaggiato volentieri i piatti tipici.
Assolutamente da provare:
- cevapi, una sorta di piccole salsicce di carne accompagnate con salsa ai peperoni, pane e patate
- peksimet, dei saccottini di pasta fritta serviti con una salsina al formaggio
- pite, lunghi involtini di pasta, tipo sfoglia, ripieni di verdure, spinaci, patate, carne o formaggio
- caffè bosniaco, a me amante dell’espresso corto non fa impazzire, ma va provato 😉
Nei singoli articoli vi consiglieremo alcuni ristoranti con un buon rapporto qualità/prezzo.
Sicurezza
Entrambe le zone a noi sono apparse sicure, certo non abbiamo vagato in stradine buie di notte e tenute le normali precauzioni di quando si sta in una città, ma ci siamo sempre sentiti tranquilli.
Abbigliamento in primavera
Il tipico abbigliamento a cipolla che si usa in Italia, le temperature sono infatti simili, abbiamo trovato giornate di sole in cui un abbigliamento leggero era perfetto e quelle con vento e pioggerellina che richiedevano una giacca.
Se desiderate visitare moschee ricordate di indossare maglie e pantaloni lunghi, nei luoghi di culto in cui occorre coprire il capo vengono solitamente messi a disposizione dei turisti foulard per coprirsi.
Dormire
Questa volta abbiamo optato per l’affitto di appartamenti, affidandoci a Booking, una soluzione decisamente più economica e con molta scelta, con anche il comfort di potere cucinare qualcosa in caso di necessità.
In media il costo a notte si è aggirato sui 35 euro in Croazia e 25 in Bosnia a notte per 4 persone. Il consiglio è di controllare sempre le recensioni degli altri clienti, privilegiando quelli con un punteggio eccellente e cercando strutture che offrano parcheggio privato disponibile per una maggior sicurezza, soprattutto in Bosnia.
Nei singoli articoli vi suggeriremo le strutture utilizzate.
Documenti e Sanità
Slovenia e Croazia fanno parte dell’Unione Europea pertanto basta carta d’identità valida per l’espatrio come documento valido e tessera Team nel caso di visite mediche. Se volete una protezione sanitaria in più e la possibilità di rientro in Italia in caso di grave necessità, valutate di fare una polizza sanitaria a pagamento, di solito noi ci affidiamo a Columbus.
Anche per la Bosnia va bene la carta d’identità valida per l’espatrio. Per la protezione sanitaria, per alcune tipologie di utenti, è possibile richiedere alla propria ASL il modello 7OBR che permette di avere diritto a cure mediche urgenti gratuite, salvo pagamento di eventuale ticket, negli ospedali pubblici. Per capire meglio vi rimandiamo al sito del Ministero della salute.
Noi avevamo un’assicurazione medica privata che copriva le spese in caso di necessità.
Per tutti gli stati è sempre meglio che la carta d’identità non sia rinnovata, in Bosnia non è proprio accettata, in quel caso richiedetene una nuova o usate il passaporto. Per maggiori e sicure indicazioni consultate comunque il sito del Ministero.
Se viaggiate con la vostra vettura alla dogana bosniaca vi verrà richiesta la carta verde originale, controllate prima di partire che sia valida per la Bosnia.
Nei controlli doganali in Croazia e Bosnia ci sono stati controllati solo passaporti e carta verde, procedure velocissime e nessuna coda, ma calcolate che il nostro otr è stato fatto ad aprile nel periodo pasquale.
Telefono
Non vi sono più costi aggiuntivi per roaming in Croazia. Si utilizza il proprio piano tariffario come se vi trovaste in Italia.
In Bosnia invece pagherete il servizio di roaming (noi abbiamo dovuto utilizzare la connessione dati per un minuto, costo: 5 euro), per la connessione gratuita le strutture ricettive e molti ristoranti hanno il wifi.
Costi indicativi in Croazia e Bosnia ad Aprile in 4:
- Dormire: in appartamento dai 35 € in Croazia, ai 25 € in Bosnia
- Mangiare: Dai 30 € in Croazia ai 20/10 € in Bosnia
- Attrazioni: dai 13,50 € a testa dei laghi di Plitvice ai 2,50 € per Tekija Blagaj in Bosnia. In tutte le attrazioni visitate i bimbi sotto i 7 anni non pagavano.
- Benzina: Costi al litro:1,20 € in Slovenia, 1,30 € in Croazia, 1,13 € in Bosnia
- Autostrada: Slovenia vignetta da 15 €, Croazia circa 22 € solo andata (tutto dipende dal vostro tragitto però), Bosnia nei pochi tratti di autostrada pedaggi da 0,60 € a tratta (circa 1,20 solo andata)
- Parcheggio: Zagabria all’ora circa 2 euro, laghi di Plitvice circa 1 euro l’ora, Sarajevo 0,50 € all’ora.
Tutti i costi indicati sono per darvi un’idea generale dei costi nei due Stati.
Per maggiori info pratiche sulla Slovenia, potete invece consultare il nostro articolo Slovenia ed Ungheria: consigli utili e pratici
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Francesca&Paolo